Ascessi dentali e rimedi naturali

Chi non ha mai avuto un forte mal di denti causato da un ascesso? Ecco un piccolo vademecum per affrontare questo fastidioso problema con i possibili rimedi naturali.
Intanto vediamo quali sono le cause.
Per traumi a carico del dente o in seguito a carie si origina il disturbo detto ascesso dentale. A seconda della localizzazione dell’ascesso, si parla di ascesso periapicale e di ascesso parodontale.

L’ascesso periapicale è un processo infiammatorio che interessa la parte più interna del dente, può essere anche definito pulpite (infiammazione della polpa). È un ascesso legato a un atteggiamento di trascuratezza verso una carie profonda.

Il secondo caso invece, l’ascesso parodontale, è una lesione vera e propria legata alla distruzione dei tessuti del parodonto e dalla presenza di un’essudazione che produce pus all’interno di una tasca parodontale. Molto spesso l’ascesso parodontale si verifica in soggetti affetti da parodontite.

Tra i sintomi che possono accompagnare questo disturbo, insieme all’ovvio mal di denti, ci sono la febbre, eccessiva sudorazione, alitosi, gonfiore a livello delle ghiandole del collo e alla mascella.

Alimentazione per prevenire l’ascesso
Una buona masticazione è alla base della digestione. Lo zucchero è il primo nemico dei denti. Importante è non abusare di caffé o alimenti fortemente macchianti come i carciofi, il té e il vino rosso. Mai trascurare la pulizia serale perché di notte la placca si accumula e i pericoli per la bocca si moltiplicano.

Il limone è un potente alleato contro la paradentosi, si usa strofinando la buccia su denti e gengive: un’applicazione al giorno.

La prevenzione e la cura naturale devono accompagnarsi a una visita dal dentista o da uno specialista per verificare prima l’entità dell’ascesso, perché in casi molto avanzati di infezioni si può rischiare di intaccare altri organi, come occhi e cuore.

Fitoterapia in caso di ascesso
La propoli è un’ottimo antibatterico naturale, specie per le infezioni del cavo orale. Anche la camomilla ha notevoli proprietà antinfiammatorie e antibiotiche, perché uccide i batteri, è indicata non solo nelle infezioni del cavo orale, ma anche per congiuntiviti batteriche e infezioni vaginali. Molto utile anche la bardana in caso di ascesso.

Fiori di Bach
Il fiore consigliato per attenuare ascessi a stadi non gravi è Crab Apple. In altri casi si usa il Rescue remedy per via topica, diluendolone 4 gocce circa su una garza imbevuta in acqua o si effettuano anche sciacqui ripetuti. Se l’ascesso è accompagnato da dolore con tumefazione effettuare prima la visita dallo specialista.

Medicina tradizionale cinese
A seconda del tipo di ascesso si può agire in differenti maniere con l’agopuntura, ottenendo risultati efficaci. In generale, però, per avere un sollievo immediato in caso di mal di denti occorre premere il punto 4 del meridiano del Grosso Intestino. Il punto va individuato sulla fossetta che si crea sulla mano quando allontanate pollice e indice. Massaggiare questa zona è efficace anche per il mal di testa.

Olii essenziali
Molti olii essenziali tra quelli che la natura ci offre uccidono o rendono inoffensivi i batteri – ad esempio l’olio essenziale di garofano – e per questo sono indicati contro le infezioni dell’apparato digerente, del cavo orale, dell’apparato respiratorio. Infezioni di naso, orecchie e gola, vie urinarie e zona vaginale. Anche in questo caso chiedete al vostro erborista di fiducia e controllate che si tratti veramente di olii essenziali di alta qualità.

Altre cose utili da sapere: come pulire i denti
Il movimento più idoneo per prevenire l’ascesso è lo spazzolamento, che va eseguito con cura e delicatezza. Ma qual è il modo corretto per pulire i denti? Il movimento dello spazzolino deve essere verticale, partendo dalle gengive e andando verso il dente, mai viceversa.
In altre parole, per pulire i denti superiori il movimento dello spazzolino deve avvenire verso il basso, non verso l’alto, in modo da penetrare con le setole anche negli interstizi dentali e con un’inclinazione di 45 gradi, per rimuovere la placca da sotto il colletto gengivale.
Per la parte inferiore della bocca vale l’opposto, cioè il movimento deve procedere verso l’alto; ovviamente l’operazione va ripetuta sia sulla parte esterna della dentatura che su quella interna, spesso tralasciata. I denti vanno spazzolati per almeno due minuti.
Lo spazzolino molto usato non serve a niente e può anche essere dannoso: è bene cambiarlo ogni tre mesi, deve avere setole forti ed elastiche (chi ha problemi di sanguinamento o gengivali ha bisogno di setole morbide) e una testa abbastanza piccola per raggiungere anche i denti più nascosti, senza danneggiare le gengive.