Massaggio Tantra: 5 cose che forse non sai

Il massaggio tantrico è una pratica che fa parte del Tantra, una filosofia e una tradizione spirituale antica, originaria dell’India.
Il Tantra enfatizza l’espansione della consapevolezza, la connessione tra corpo, mente e spirito, e il raggiungimento di uno stato di unità ed estasi.

Il massaggio tantrico è uno degli elementi del Tantra che mira a promuovere il benessere fisico ed emotivo attraverso il tocco e l’energia.

Ecco alcuni aspetti chiave del massaggio tantrico:

Consapevolezza
Il massaggio tantrico incoraggia la consapevolezza del corpo, dei sensi e delle sensazioni. Chi lo riceve è incoraggiato a essere presente nel momento e ad accettare le sensazioni, senza giudizio.

Energia sessuale
Il Tantra considera l’energia sessuale come una fonte di energia vitale. Nel massaggio tantrico, l’energia sessuale viene canalizzata e diffusa in tutto il corpo per promuovere il rilassamento, il piacere e la consapevolezza.

Tocco sensuale
Il massaggio tantrico coinvolge grazie a un tocco sensuale e amorevole. Non si tratta solo di massaggi fisici, ma anche di un contatto emotivo profondo tra chi lo esegue e chi lo riceve.

Nessuna finalità sessuale
Nonostante coinvolga l’energia sessuale, il massaggio tantrico non ha l’obiettivo primario di portare all’orgasmo o al sesso.
Il suo scopo principale è quello di favorire il rilassamento, la connessione e il benessere generale.

Meditazione
Il massaggio tantrico può includere pratiche meditative, come la respirazione consapevole, per aiutare chi lo riceve a entrare in uno stato di profonda rilassatezza e consapevolezza.

È importante notare che il massaggio tantrico può essere praticato in modi diversi da vari insegnanti e praticanti, e le esperienze possono variare notevolmente da una persona all’altra. Il massaggio tantrico, inoltre, può essere praticato sia tra partner intimi che con un massaggiatore professionista.

È fondamentale che chiunque sia interessato a provare il massaggio tantrico lo faccia con consapevolezza, rispetto reciproco e con un praticante esperto e affidabile, dal momento che coinvolge questioni intime e personali.

Pranam Girls Association

È un’associazione di volontariato senza scopo di lucro e a finalità esclusivamente umanitarie, senza discriminazioni di ordine ideologico, politico, religioso. Il progetto nasce dalla convinzione che ognuno di noi, anche con minimo impegno, può aiutare chi ne ha bisogno, con una particolare attenzione ai bambini, che sono il futuro del nostro pianeta. Abbiamo scelto di dedicare particolare attenzione alle persone che si trovano in situazioni di disagio nel territorio indiano, raccogliendo fondi per il nostro progetto principale: costruire il “Pranam Girls village“, una vera e propria area di riferimento con la costruzione di un orfanotrofio femminile nella regione del West Bengala. Attraverso questo progetto non abbiamo ovviamente la possibilità di salvare il mondo, e non possiamo intervenire per tutte le future donne dell’India in difficoltà, ma possiamo dare inizio a una svolta importante per alcune di loro, migliorando la qualità della loro vita e, si spera di conseguenza, anche delle generazioni future. Da qui, quello che sembrava un folle progetto individuale, è diventato un vero e proprio viaggio per molti.


Perché l’India?
I motivi che hanno portato a fondare questa associazione sono molteplici. L’idea nasce nel 2011 a rientro da un viaggio in India e da una esperienza unica che ha determinato un profondo cambiamento della visione della vita di alcuni noi soci. Solo nel 2019 il sogno si è trasformato in un vero e proprio ambizioso progetto da realizzare. L’India è un paese che avvolge di fragranze, tra spezie e piante. È un mondo che mette insieme razze, culture, linguaggi, che abbraccia differenti microcosmi con il fascino di una cultura varia e secolare che può travolgere di colori, suoni, profumi e sapori. Alcuni di noi che hanno vissuto questa avventura non potranno mai dimenticare questo paese e porteranno impresso nella mente una moltitudine di esperienze e immagini, tra le quali i bambini indiani e il loro sguardo profondo. Bambini con pochi vestiti, senza giocattoli, senza cibo, scalzi e sporchi ma con un sorriso disarmante che trafigge il cuore.

I bambini sono universali, sono meravigliose creature innocenti e hanno diritto alla loro esistenza di fanciulli in ogni parte del mondo. Nasce proprio da questo il desiderio di partecipare in maniera attiva per sostenere un piccolo aiuto in loro favore. Ma come spesso accade qui da noi in Occidente, ritornando in Italia, tutti i buoni principi vengono ostacolati dalla burocrazia e da chi, nascondendosi dietro a progetti umanitari, cerca in realtà di arricchirsi in maniera poco etica. Alcuni di noi che avevano delle adozioni a distanza si rendono conto che i soldi che venivano inviati tramite una onlus internazionale, arrivavano in misura ridotta a destinazione. Da qui una grande delusione, quindi l’idea di unire le forze e di lavorare insieme ad un progetto tutto nostro: il Pranam Girls Village, impegnandoci personalmente, “mettendoci la faccia” e andando direttamente sul territorio indiano a seguire i lavori per la costruzione di questo orfanotrofio femminile, perché in India le bambine hanno spesso molte meno possibilità dei maschi e vivono in condizioni sicuramente più disagiate.

Perché un progetto femminile
Storicamente le donne indiane hanno goduto di pari dignità e diritti per tutto il primo periodo vedi Hijo, vale a dire fino al 500 a.C. circa. Da quel momento la loro condizione ha cominciato lentamente a declinare, prima a causa dell’invasione islamica e successivamente a causa del colonialismo cristiano-britannico, durante tutto il periodo dell’ottocento. Tutti questi passaggi storici hanno contribuito a limitare sempre di più la libertà e i diritti spettanti alle donne. Oggi l’India è il quarto paese più pericoloso al mondo per le donne, ed il peggiore tra i paesi del G20. Un importante strato della popolazione femminile indiana continua a vivere in una condizione di discriminazione rispetto agli uomini e molte donne continuano a subire violenze, uccisioni per accaparrarsi la dote; molte giovani donne vengono costrette a prostituirsi da trafficanti e sfruttatori, altre vengono promessi spose a mariti sconosciuti. Tutto ciò nonostante la costituzione indiana garantisca a tutte le donne uguaglianza, parità di opportunità e parità di retribuzione salariale (articolo 14,15, 16, 39). Sulla carta questa contiene disposizioni speciali a favore di donne e bambini, la rinuncia totale a pratiche sprezzanti per la dignità umana e disposizioni che debbono essere effettuate per garantire giuste e umane condizioni di lavoro e di aiuto alla maternità (articolo 51 e 42). L’aspettativa media di vita femminile oggi in India è più bassa rispetto a quelle di molti altri paesi, ma ha mostrato un miglioramento graduale nel corso degli ultimi anni.
Il tasso di mortalità per parto è il secondo più alto al mondo: solo il 42% delle nascite del paese sono supervisionate da personale sanitario. Anche se in costante graduale aumento, il tasso di alfabetizzazione femminile in India è ancora inferiore a quello maschile, Molti meno bambini vengono iscritti a scuola e la percentuale di abbandono scolastico femminile è sempre molto alta. Solo nei grandi centri urbani le ragazze si trovano quasi alla pari con i maschi in termini di istruzione.

www.pranamgirls.wordpress.com

Pane proteico ai semi vari

Questo pane è davvero un pane speciale anche se ha ingredienti completamente diversi da quelli tradizionali. È molto utilizzato da chi segue una dieta proteica o comunque a basso contenuto di carboidrati e sostituisce il pane e i derivati a base di farina. Si prepara con ingredienti semplici, quindi niente farina! Questo pane può essere utilizzato sia a colazione che a pranzo e a cena. Deve essere conservato in frigo fino a 4 o 5 giorni. Può essere anche tagliato a fette e congelato per essere poi tostato al momento dell’utilizzo. È gustosissimo accompagnato da burro di arachidi o ghee

Ingredienti
500 ml di albume d’uovo
150 g di semi di lino
100 g di semi misti di girasole, semi di zucca
Sale qb
un pizzico di curcuma in polvere
un pizzico di zenzero in polvere

Procedimento
Tritate molto finemente i semi di lino, il girasole e di zucca facendo attenzione a non ridurli in polvere, per cui è meglio utilizzare il tritatutto azionandolo a intermittenza.
Mettete il composto in una ciotola e versate insieme circa 200 ml di albume d’uovo; con delle fruste mischiate il composto.
A parte, in un altro contenitore, versate la restante parte di albume d’uovo e montatela a neve. Appena quest’ultima risulta essere consistente, mischiate il resto del composto delicatamente dal basso verso l’alto e amalgamate il tutto. Aggiungete il sale, la curcuma, lo zenzero e se avete piacere altre erbe aromatiche a vostro piacere. A questo punto versate tutto in uno stampo da plum-cake rivestito con carta da forno e cuocete a 200° per 30 minuti circa,
Lasciate raffreddare e gustate!

Il ghee, prezioso per il corpo e la mente

Mi vedete spesso scrivere nelle ricette la parola “ghee”. Per chi ancora non lo conosce, oggi vi parlo di questo prodotto e dei mille usi che può avere, non soltanto in cucina!
Il ghee, anche detto ghi, viene comunemente paragonato al burro chiarificato, anche se, in realtà, il procedimento di preparazione del ghee è ancor più complesso di quello del burro chiarificato e affonda le sue origini in un’antica ricetta ayurvedica.

Ormai il ghee è molto conosciuto e viene impiegato anche da noi in Italia. La preparazione del ghee prevede un lento processo di riscaldamento e purificazione, fino ad ottenere il prodotto nobile, privo di lattosio, caseina e acqua: un vero concentrato di componenti salutari, leggero e digeribile, ricco di grassi a catena corta, che il corpo non immagazzina e non accumula, ma utilizza immediatamente come fonte di energia e benessere. Un cibo prezioso per il corpo e la mente.
Il ghee si presenta di un colore giallo oro, un profumo delicato leggermente tostato, una consistenza soffice.
Il ghee contiene preziose vitamine liposolubili, come A, D, E, K, antiossidanti K2 e Cla (acido linoleico coniugato), riboflavina (vitamina del gruppo B) ed è una fonte di acidi grassi essenziali (Omega 3 e 6), antiossidanti e minerali, come calcio, magnesio, fosforo e potassio.
Il contenuto in termini di proteine e carboidrati è pressoché inesistente: il suo contenuto è per circa il 99% di grassi (di cui circa 62 grammi su 100 sono saturi).

Ideale a tutte le età, dallo svezzamento alla vecchiaia, è un alimento che nutre e sostiene, consigliato anche nelle diete di bambini, studenti, sportivi e anziani.
In primis favorisce la digestione e l’assimilazione del cibo. Rafforza il sistema nervoso e il cervello, migliorando la concentrazione, la memoria, la vista. Inoltre è il grasso meno pesante per la salute epatica e quindi aiuta l’assimilazione da parte del fegato. Viene utilizzato nella cura delle ulcere gastro intestinali e per guarire le coliti, disintossica e purifica il sangue.
Aiuta ad aumentare la massa muscolare ed elimina le tossine accumulate nel corpo e, grazie al profilo vitaminico che contiene, ha proprietà antivirali e antitumorali.

Consigli per l’utilizzo

In cucina
Può essere utilizzato crudo, in cottura o come condimento. Usa il ghee al posto del burro o dell’olio per cucinare, friggere e arrostire.
Grazie al suo alto punto di fumo di 250 gradi, non si ossida durante la cottura e quindi non sprigiona l’acroleina (sostanza nociva e cancerogena che si sviluppa quando gli oli vengono bruciati) e il suo sapore e i suoi profumi sono esaltati quando lo aggiungiamo a crudo su cibi e salse.
Può essere utilizzato per cucinare la carne, in padella o alla piastra al posto dell’olio e del burro normale, per i soffritti, per esaltare le verdure, preparare o mantecare risotti, preparare besciamella, torte da forno, biscotti, mousse.

Il ghee si conserva normalmente fuori dal frigorifero in un luogo fresco e asciutto e in contenitore chiuso. Si deteriora meno rispetto al burro e si conserva per maggior tempo.

Conversione nelle ricette
100 grammi di burro tradizionale = 80 grammi di ghee

Uso esterno e cosmetico
Il ghee è un ottimo idratante e nutriente: può essere massaggiato sulla pelle, sulle labbra e sui capelli secchi, spenti o molto trattati.

Risotto agli scampi e profumo di limone

Questo piatto è molto raffinato e delizioso! Alla dolcezza degli scampetti e al gusto marino, reso ancor più intenso dalla bisque (un brodo vegetale fatto con in aggiunta la testa e il carapace dei crostacei), si contrappone il gusto fresco del limone, che dà quel tocco delicato e particolare!
Si tratta di un piatto semplicissimo da realizzare e da condividere per una vera e propria coccola del palato.

Ingredienti
180-200 gr di riso carnaroli
400-500 gr di scampetti (io ho preferito quelli piccoli, ma anche gli scampi normali vanno bene)
1 limone bio
Mezzo bicchiere di vino bianco
Prezzemolo
Ghee* o burro chiarificato q.b.

Per la bisque:
verdure a piacere: sedano, carote, cipolla
1 spicchio d’aglio
Le teste e i gusci degli scampetti
1 dado vegetale o sale q.b.


Preparazione

Iniziamo dalla pulizia dei crostacei, separando le teste dalle code e precediamo tagliando gli scampetti sul dorso, con l’aiuto di una forbice, ed estraendo la polpa, che metteremo da parte dopo averla privata delle interiora ( il filo nero che troviamo sul dorso). Ricordiamoci di tenere qualche scampetto pulito e intero per guarnire i piatti finali.

Dopo aver lavato bene sotto l’acqua corrente i gusci, in una pentola mettiamo un cucchiaio di ghee* e uno spicchio di aglio fino a farlo insaporire. Poi uniamo i gusci e le teste e facciamo rosolare il tutto a fuoco vivo!

Uniamo successivamente le verdure crude, precedentemente lavate, e acqua q.b. per procedere alla cottura del brodo. Salare a piacimento oppure utilizzare un dado vegetale. Mentre cuoce il brodo (bisque) in una pentola larga mettere un cucchiaio di ghee* e rosolare la polpa spezzetata degli scampetti e quelli interi che serviranno alla fine per guarnire.


Dopo aver lavato il riso sotto l’acqua corrente, aggiungerlo e lasciar tostare a fuoco vivo, stando ovviamente attenta a non bruciare la polpa degli scampetti. Poi lasciare sfumare il tutto aggiungendo mezzo bicchiere di vino bianco.
A questo punto filtrare la bisque, che nel frattempo è cotta ed è pronta, e aggiungerla con alcuni mestoli alla cottura del riso. Il riso deve risultare quasi coperto dalla bisque e, a mano a mano che cuoce e si ritira, aggiungere il brodo fino a farlo assorbire. Una volta cotto, il riso deve risultare morbido.

A metà cottura grattugio direttamente la buccia di mezzo limone sul riso e mescolo bene affinché si amalgami con il resto. Assaggiamo e procediamo eventualmente all’aggiunta di sale prima di finire la cottura.

Il segreto

Per ottenere una perfetta cottura del risotto ricordatevi di non far mai raffreddare il brodo: è necessario che sia sempre caldo quando viene unito al riso, altrimenti i chicchi si spezzeranno in cottura! Una volta terminata la cottura grattugiare ancora un po’ di scorza di limone bio direttamente sul risotto e guarnire con gli scampetti che avete lasciato da parte. Impiattare e guarnire con qualche foglia di prezzemolo e servire direttamente con un filo di olio extra vergine d oliva a crudo!
Buon appetito!

*Per sapere tutto sul ghee e scoprire come prepararlo a casa continua a seguirmi!

Mille usi più uno dell’Aloe Vera

Non parliamo di magia ma dei reali benefici che l’Aloe Vera, una pianta davvero multiuso, apporta al nostro corpo e non solo, scopriamoli tutti:

  • Attività antiinfiammatoria
  • Attività lenitiva
  • Attività coagulante
  • Attività immunomodulante
  • Attività antiossidante

L’Aloe Vera apporta benefici effetti sulla pelle e può essere impiegata in cosmetica e dermatologia, avendo una forte azione dermoprotettiva, idratante ed emolliente. Abbondantemente utilizzata dall’industria della bellezza sotto forma di gel uso esterno, creme, saponi, lozioni corpo, creme viso, bagnoschiuma e shampoo.

Ripara rapidamente tessuti e membrane: infatti è utilizzata per ustioni, ferite, psoriasi, eczemi, vesciche, escoriazioni, scottature.

L’Aloe dona un ottimo sollievo immediato e duraturo per le punture di insetti, di piante urticanti. Protegge il cuoio capelluto ed è un ottimo balsamo, maschera per i capelli, impiegata anche per curare la forfora, o disfunzioni legate al cuoio cappelluto.

È anche un efficace battericida, per questo può essere utilizzata all’interno di una corretta igiene dentale.

La sua azione coagulante è efficace anche sull’afte e sulle ferite interne alla bocca.

Per la sua azione battericida e lenitiva può essere utilizzata anche per l’igiene intima per infezioni da funghi (candidosi) o altre infezioni genitali.

Infine forse non sapevate che l’Aloe Vera è un ottimo rimedio per trattare gran parte delle patologie anche dei nostri amici a quattro zampe: dal semplice utilizzo dell’igiene quotidiana a pratiche più prettamente curative, con la stessa modalità uso umano, variando chiaramente la posologia in base al peso dell’animale stesso.

Insalata saporita di totani e verdure

Questa è una ricetta di sicuro effetto e facile da preparare. Fresca, molto saporita e adatta a chi non è vegano. Si può servire sia tiepida, ripassando tutti gli ingredienti in padella, che come insalata fredda.
Ecco tutti i passaggi:

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Ingredienti
15/20 anelli di totani o calamari freschi
2 patate medie
1 spicchio d’aglio
1 cipolla fresca di Tropea
Qualche gambo di sedano
7/8 pomodorini Piccadilly
Olive taggiasche denocciolate
Prezzemolo
Basilico
Olio
Sale
Pepe

Preparazione
In una padella mettere olio, uno spicchio d’aglio spremuto, prezzemolo tritato e far rosolare.
A parte tagliare i pomodori Piccadilly, la cipolla di Tropea, il sedano e spezzettare le foglie di basilico.
In una pentola mettere in acqua fredda e far bollire le patate tagliate a dadini. Quando parte il bollore, mettere gli anelli di totano e cuocere per una decina di minuti. Scolare totani e patate e versare nella padella per fare insaporire il tutto per bene.
Dopo qualche minuto aggiungere una presa di sale e una spolverata di pepe e aggiungere le verdure fresche tagliate e le olive taggiasche snocciolate.

In alternativa, una volta cotti e raffreddati i totani e le patate in un’insalatiera, aggiungere tutti gli altri ingredienti a freddo e condire con olio, sale e pepe.